Convergenza di Biblioteche, Archivi e Musei: le iniziative di IFLA

Anna Maria Tammaro

1. Introduzione

Nel Dizionario Treccani si definisce la convergenza come «Il tendere a un medesimo fine, il concorrere a un determinato effetto, o simili: convergenza di cause, di fenomeni, di propositi, di interessi». Nel contesto delle istituzioni culturali, la convergenza è soprattutto convergenza della dimensione tecnologica, determinata dalla spinta alla digitalizzazione del patrimonio culturale di archivi, biblioteche, musei. Jenkins1 ad esempio ha affermato che «la convergenza mediale si riferisce a una situazione di coesistenza tra sistemi mediatici multipli, nella quale il flusso dei contenuti è fluido [...] ».
Qual è l'impatto dei contenuti fluidi nell'organizzazione delle diverse istituzioni culturali? La convergenza tecnologica ha dato origine - secondo Jenkins - a quella che possiamo identificare come cultura convergente, caratterizzata da una logica partecipativa, dalla personalizzazione nella gestione dei contenuti, dalla globalizzazione e frammentazione delle interfacce. Nell'esperienza pratica, possiamo evidenziare molti progetti di convergenza tecnologica di biblioteche, archivi e musei in molte nazioni del mondo, ma possiamo dire che ci sia una vera logica partecipativa? i confini tra le professioni sono davvero ora diventati meno marcati? Manca ancora una comprensione approfondita dell'impatto delle tecnologie digitali sulle diverse identità professionali, come anche non è stata fatta un'analisi critica sulla possibile integrazione delle migliori caratteristiche delle tre professioni, per il fine comune di migliorare l'accesso al patrimonio culturale.
Nell'era digitale, cosa è cambiato per le istituzioni culturali? non è più necessario per un utente andare fisicamente nei locali dell'istituzione culturale e questo obbliga a nuove modalità di servizio e di gestione delle istituzioni, tradizionalmente organizzate per un ruolo di conservazione; anche la cura degli oggetti culturali digitalizzati comporta un cambiamento di prospettiva che è molto controverso. Senza nessuna ricerca sugli aspetti teorici delle professioni culturali, gli investimenti dedicati alla digitalizzazione di massa potranno portare a risultati adeguati? Prima di concentrarsi sullo stato attuale della digitalizzazione del patrimonio culturale, occorrerebbe discutere meglio e riflettere sui benefici dell'integrazione, come anche su eventuali divergenze delle diverse culture professionali, che possano ostacolare o influenzare l'usabilità e l'impatto culturale dei progetti di digitalizzazione.
Le prime iniziative internazionali sulla convergenza di archivi, biblioteche e musei sono state promosse da associazioni professionali e finalizzate a stimolare incontri di discussione e studi collaborativi. La prima Conferenza sul tema della convergenza digitale è stata realizzata da ELAG (European Library Automation Group)2 a Parigi nel 2000 con il titolo "Archives, libraries, museums convergence": il risultato è stato una descrizione dei requisiti per i progetti di digitalizzazione, che includevano la preservazione. I primi progetti collaborativi tra archivi, biblioteche e musei evidenziavano la possibilità di migliorare i servizi agli utenti, con un'integrazione dei diversi approcci e strumenti professionali.

Negli Stati Uniti, il tema è stato ripreso dal Research Library Group (RLG) nel 2005 con una Conferenza dal titolo "Libraries, archives and museums: Three-ring circus, one big show?" che era concentrata sull'esigenza della ricerca federata ed integrata dei cataloghi. Il RLG al termine della Conferenza, ha tenuto aperto un Forum su cui si è basato un rapporto di OCLC nel 2008, che ha definito il continuum della convergenza3 . E' stato evidenziato che la convergenza è la fase finale del continuum, dove a partire da una comprensione reciproca tra le diverse professioni, i progetti di convergenza hanno il livello più alto di condivisione e di rischio.
Nel 2006 la Sezione Rare books di ALA4 organizzò un'altra Conferenza dal titolo "Libraries, archives and museums in the Twenty-first century: intersecting missions, converging futures?" in cui la domanda di ricerca era: Scopi comuni implicano anche metodologie comuni? cercando la risposta a questa domanda in diversi casi di studio.
Queste prime Conferenze hanno interessato Europa e Stati Uniti, ma a partire dal 2011 anche l'Asia ha cominciato ad interessarsi ai beni culturali e la problematica della convergenza delle istituzioni culturali è diventata globale: l'Indian National Institute of Fashion Technology (NIFT) ed IFLA, attraverso la Sezione delle Art Libraries, hanno organizzato una prima Conferenza internazionale ICLAM5 sulla convergenza di archivi, biblioteche e musei a Delhi ed il titolo è stato: "User empowerment through digital technologies".
A partire dal 2004, una nuova professione è stata individuata, seguendo l'iniziativa del JISC di aprire il Digital Curation Centre6 in UK, quella del digital curator7 . Il curatore digitale può dirsi un nuovo ruolo? oppure è il risultato dell'integrazione delle migliori caratteristiche delle tre professioni? il dibattito internazionale è ancora aperto alle diverse opinioni.

2. IFLA e la convergenza di archivi, biblioteche e musei

IFLA (International Federation Library Association) ha iniziato ad interessarsi alla collaborazione tra professioni per favorire la convergenza digitale nel 2008, avviando la discussione al livello più alto con le altre Associazioni professionali internazionali come ICA (Archives), ICOM (Museums), ICOMS (Monuments and Sites), CCAAA (Audiovisual Archives): tutte le Associazioni professionali internazionali vivono infatti la stessa sfida. E' stato avviato un Working group on convergence, che poi nel 2009 ha preso il nome di Consiglio di coordinamento LAMMS che si incontra regolarmente8 .
I risultati del Gruppo LAMMS si sono concentrati su problematiche politiche comuni, come eccezioni al copyright per le istituzioni culturali, in cui il Gruppo LAMMS ha collaborato insieme a WIPO e le pressioni sui politici per la gestione corretta dei beni culturali, attuate nell'ambito delle attività realizzate con l'UNESCO che vanno sotto il nome di Blue shields. Il Gruppo LAMMS si occupa anche di procedure tecniche come la preservazione e gli standard per le biblioteche digitali globali. Nel 2013 ad esempio il Gruppo LAMMS ha discusso a The Hague sulla roadmap per la preservazione, definita nella Vancouver Declaration insieme a UNESCO e l'Università di British Columbia.
Il Governing Board di IFLA contemporaneamente nel 2007 ha avviato al suo interno un Gruppo di lavoro sulla convergenza, inizialmente guidato da Ingrid Parent, e poi quando Parent è diventata Presidente IFLA, passato sotto la guida di Lynne Rudasill, Chair of professional committee. Un primo rapporto9 finanziato da IFLA ha evidenziato che la collaborazione tra le tre professioni si basa su progetti. Il rapporto IFLA ha identificato numerosi progetti tra archivi, biblioteche e musei, realizzati a livello locale e nelle nazioni più sviluppate e tutti concentrati nell'accesso in linea, come ad esempio motori per la ricerca integrata del materiale posseduto, o la costruzione collaborativa di collezioni digitali. La collaborazione tra archivi biblioteche e musei è stata attuata soprattutto per realizzare eventi temporanei come mostre, ma anche per servizi integrati, come ad esempio spazi virtuali per l'apprendimento, soprattutto per progetti di digitalizzazione di massa. Sulla base di questo rapporto, IFLA ha identificato i diversi ruoli e responsabilità, i rischi ed i benefici della collaborazione, insieme ad alcuni elementi da considerare per il successo dei progetti10 . Qual è il beneficio maggiore della convergenza delle tre professioni? La condivisione di risorse, siano queste risorse umane, risorse strumentali come infrastrutture e risorse finanziarie, è sicuramente il beneficio maggiore della convergenza che può essere evidenziato in tutti i progetti. Questa maggiore efficienza comporta anche un miglioramento dei servizi per gli utenti.

L'approccio di IFLA alla convergenza è ben identificato nel suo Codice etico11 : l'accesso all'informazione è quello che identifica la professione bibliotecaria. La convergenza è quindi finalizzata a capire come le tecnologie digitali possano migliorare l'accesso al patrimonio culturale. Il Gruppo di lavoro sulla convergenza del Governing Board nel 2012 ha tenuto una Conferenza ad Helsinki12 , in cui si è discusso di progetti di digitalizzazione di massa e dell'impatto sulle istituzioni culturali per i beni culturali e l'indigenous knowledge. La Conferenza di Helsinki ha evidenziato un difficile equilibrio tra locale ed internazionale: il patrimonio culturale, ospitato spesso in sedi storiche, ha un significato simbolico per l'identità culturale ed in certi casi l'aggregazione potrebbe avere un impatto negativo.
Ma quali divergenze professionali possono essere evidenziate? Dall'analisi di situazioni diverse in Europa e negli Stati Uniti sembra che queste traggano le loro radici nella diversa organizzazione della formazione professionale. La Conferenza ha inoltre evidenziato una conseguenza della digitalizzazione per i professionisti delle istituzioni culturali quali biblioteche, archivi e musei (LAM): un aumento della convergenza delle competenze necessarie dei professionisti in tutte e tre le istituzioni. Sempre più il flusso di lavoro delle tre diverse professioni si sovrappone, con competenze comuni a tutti i professionisti di saper usare applicazioni digitali per fornire servizi migliori. La formazione è uno dei punti critici da analizzare per la convergenza oltre la tecnologia.

3. Conferenza Satellite di Torino

La Conferenza satellite13 IFLA che si terrà a Torino appena prima della conferenza IFLA 2014 di Lione è stata organizzata dalla Sezione IFLA Library Theory. Il Call for paper vuole concentrarsi sulle teorie e la ricerca relative alla convergenza disciplinare delle tre professioni, insieme alle basi teoriche per la convergenza dei curriculum dei professionisti competenti che lavorano nelle istituzioni culturali. Le domande a cui si cerca una prima risposta sono:
La convergenza digitale influenza o no la convergenza disciplinare?
Come sono formati i professionisti ai modelli di convergenza digitale? sono stati realizzati dei programmi accademici rinnovati?
La Conferenza satellite è un'opportunità per esplorare i risultati di studi e ricerche relativi alla convergenza di biblioteche, archivi e musei, compresi i fattori che influenzano le scelte di convergenza, i punti di forza professionali e le strategie organizzative che promuovono o impediscono il successo della collaborazione, i concetti teorici che suggeriscono che queste istituzioni possono creare valore lavorando insieme, perseguendo responsabilità condivise da tutte le istituzioni del patrimonio culturale nell'era digitale. Nella seconda giornata la Conferenza satellite ha organizzato una Tavola rotonda sulla formazione per discutere coi protagonisti di esperienze di successo di convergenza e di innovazione dei curriculum formativi.
La Conferenza satellite è aperta a professionisti ed a ricercatori, e saranno considerati i risultati della ricerca applicata e delle buone pratiche per realizzare la convergenza e il miglioramento dei servizi delle istituzioni culturali.
La scelta di tenere la Conferenza a Torino si è basata sull'esperienza del MAB-Italia che è nato in Piemonte nel 2010, insieme alla lunga tradizione italiana di formazione universitaria condivisa - o almeno riunita nello stesso settore disciplinare Archivistica e Biblioteconomia. L'obiettivo della Conferenza satellite è quello di stabilire una comunità internazionale di studiosi, ricercatori e professionisti delle tre professioni, per attivare una partnership duratura per continuare la conversazione sul tema della convergenza. Uno dei primi temi di discussione sarà quello di condividere la progettazione di un curriculum comune per le tre professioni.

Riferimenti bibliografici

[1] ALA RBMS http://www.rbms.info/conferences/preconferences/2006/index.html

[2] Digital Curation Centre http://www.dcc.ac.uk/resources/curation-lifecycle-model

[3] Gwinn, Nancy E., LAMMS and international collaboration. In: ICOMOS scientific symposium : changing world, changing views of heritage: the impact of global change on cultural heritage - technological change, Malta 2009 http://www.icomos.org/adcom/malta2009/pdf/ADCOM_200910_SYMP_1_Documentation_Nancy_Gwinn.pdf

[4] Higgins, Sarah, Digital curation : the challenge driving convergence across memory institutions. In: The memory of the world in the digital age: digitization and preservation : an international conference on permanent access to digital documentary heritage, Vancouver, Canada, 26-28 September 2012. [A cura di] Luciana Duranti e Elizabeth Schaffer. UNESCO, 2013, pp. 607-623 http://hdl.handle.net/2160/11644

[5] ICLAM (2011) http://www.ifla.org/news/international-conference-on-the-convergence-of-libraries-archives-and-museums-iclam-15-17-febru

[6] IFLA (2011) Code of ethics for librarians and other information workers http://www.ifla.org/files/faife/news/ICoE-Draft-111208.pdf

[7] IFLA Convergence WG (2012) http://conference.ifla.org/past-wlic/2012/session-164.htm

[8] Jenkins,Henry, Cultura convergente: dove collidono i vecchi e i nuovi media. Milano: Apogeo, 2007.

[9] Yarrow, Alexandra; Clubb, Barbara; Draper, Jennifer-Lynn, Public libraries, archives and museums: trends in collaboration and cooperation. IFLA Professional Reports No. 108, 2008 http://archive.ifla.org/VII/s8/pub/Profrep108.pdf

[10] Zorich, Diane; Waibel, Günther; Erway,Ricky, (2008), Beyond the silos of LAMs: collaboration among libraries,archives and museums http://www.oclc.org/content/dam/research/publications/library/2008/2008-05.pdf

NOTE

[1] Henry Jenkins, Cultura convergente: dove collidono i vecchi e i nuovi media. Milano: Apogeo, 2007

[2] ELAG (2000) http://www.bibsys.no/files/out/elag_archive/archive/elag2000/wsreports.html

[3] Diane Zorich; Günther Waibel; Ricky Erway, Beyond the silos of LAMs: collaboration among libraries, archives and museum. Dublin, Ohio: OCLC programs and research, 2008. p. 8-12 http://www.oclc.org/content/dam/research/publications/library/2008/2008-05.pdf

[4] ALA RBMS http://www.rbms.info/conferences/preconferences/2006/index.html

[5] ICLAM (2011) http://www.ifla,org/news/international-conference-on-the convergence-of-libraries-archives-and-museums.iclam-15-17-febru

[6] DCC http://www.dcc.ac.uk/resources/curation-lifecycle-model

[7] Sarah Higgins, Digital curation: the challenge driving convergence across memory institutions . In: The memory of the world in the digital age: digitization and preservation : an international conference on permanent access to digital documentary heritage, Vancouver, Canada, 26-28 September 2012. [A cura di] Luciana Duranti e Elizabeth Schaffer. UNESCO, 2013, pp. 607-623 http://hdl.handle.net/2160/11644

[8] IFLA, About LAMMS, IFLA website http://www.ifla.org/en/about-lamms

[9] Alexandra Yarrow; Barbara Clubb; Jennifer-Lynn Draper, Public libraries, archives and museums: trends in collaboration and cooperation. IFLA Professional Reports No. 108(2008), http://archive.ifla.org/VII/s8/pub/Profrep108.pdf

[10] Nancy E Gwinn, LAMMS and International Collaboration. In: ICOMOS scientific symposium : Changing world, changing views of heritage: the impact of global change on cultural heritage, Technological change, Malta 2009http://www.icomos.org/adcom/malta2009/pdf/ADCOM_200910_SYMP_1_Documentation_Nancy_Gwinn.pdf

[11] IFLA Code of Ethics for Librarians and Other Information Workers, 2011 http://www.ifla.org/files/faife/news/ICoE-Draft-111208.pdf

[12] IFLA Convergence WG (2012) http://conference.ifla.org/past-wlic/2012/session-164.htm

[13] IFLA LTR Call for paper (2014) http://conference.ifla.org/ifla80/calls-for-papers/theory-and-research-convergence-professional-identity-cultural-heritage