di Daniela Annalisa Lo Martire
Teca del Mediterraneo, Biblioteca multimediale e centro di documentazione del Consiglio regionale della Puglia1, è stata 'reinventata' nel 1994 su deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del consiglio regionale. La prima decisione, assunta dal management, fu quella di aprirla al pubblico senza alcuna restrizione, aderendo a quanto indicato nel Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche: prima biblioteca di Consiglio regionale a farlo, esempio ritenuto virtuoso che fu seguito negli anni successivi da una parte delle altre biblioteche istituzionali di consiglio regionale.
Nel corso degli anni di rilievo fu anche la decisione di unificare in un'unica direzione burocratica, di livello dirigenziale apicale, i servizi biblioteconomici con i servizi della comunicazione istituzionale: in questo modo è stato possibile concepire e attivare numerose attività di contenuto comunicazionale e informativo incardinandole su una solida base 'bibliodocumentale': nacque così il Laboratorio della comunicazione istituzionale, struttura preposta a realizzare attività e progetti destinati ai cittadini, alle scuole e ad altre istituzioni per la conoscenza e la promozione del territorio regionale, della sua storia identitaria e della cultura in generale, nonché della Istituzione consiliare e della biblioteca stessa.
La missione perseguita da Teca è riassunta nel motto elaborato dal management fin dalla sua reinvenzione: «La conoscenza accresce le capacità», con un esplicito riferimento alla speculazione dell'economista premio Nobel Amartya Sen e ai suoi concetti di capability e functioning.
Il patrimonio della biblioteca ammonta a circa 35.000 documenti, selezionati rigorosamente - essendo la Teca una biblioteca in ogni caso 'speciale' - nelle tematiche di precipuo interesse per le pubbliche amministrazioni, come ad esempio comunicazione e marketing, diritto, economia e finanza, storia, politiche pubbliche, organizzazione e management.
Sezioni specifiche del patrimonio documentale riguardano i temi della biodiversità, della cultura dell'ambiente, della multi e interculturalità, nonché delle radici identitarie storico-economico-sociali della regione pugliese.
La biblioteca è dotata di una piattaforma di documenti elettronici con e-book, raccolte di immagini, periodici storici digitalizzati, materiale museale e archivistico. Partecipa attivamente a numerosi network biblioteconomici a cominciare da Nilde. Inoltre il dialogo con l'utenza è rafforzato anche dalla partecipazione della biblioteca ai principali social network: Facebook, Twitter, YouTube2. In particolare, la pagina ufficiale di Facebook è gestita direttamente dallo staff della biblioteca, con lo scopo di dialogare con gli utenti, promuovere i servizi e le iniziative e ascoltare eventuali suggerimenti.
Coerentemente con la propria denominazione, la biblioteca si è qualificata nel corso degli anni non solo quale 'polo di interconnessione' (discussione e scambio di esperienze) dei bibliotecari pugliesi ma anche quale riferimento per i bibliotecari dell'intero bacino del Mediterraneo. Una funzione, quest'ultima, svolta attraverso la partecipazione quale 'partner leader' a vari progetti internazionali, fra cui quelli con l'Albania e la Grecia hanno assunto un valore di speciale importanza. Ma anche attraverso l'organizzazione di workshop annuali con profilo internazionale che, nella fase di maggiore espansione, hanno raccolto in un fecondo confronto i bibliotecari di undici paesi del bacino. E anche divenendo sede della rete delle antenne informative dell'UE Europe Direct.
Riguardo all'apporto dato dalla struttura all'arricchimento del profilo culturale nella regione pugliese, Teca del Mediterraneo ha svolto un ruolo importante sia in riferimento a una funzione di 'laboratorio formativo' e di confronto fra le principali e più innovative pratiche biblioteconomiche (comprese quelle attinenti al management, in particolare al new public management) che maturavano nel contesto nazionale, ciò attraverso lo svolgimento di workshop annuali i cui atti più rilevanti sono stati raccolti in due pubblicazioni cartacee3 e che, nella loro completezza, sono sempre consultabili nel sito istituzionale della biblioteca; sia in riferimento a una elaborazione concettuale e implementazione pratica del valore dell'identità, declinata attraverso la realizzazione di repository documentali (Building Apulia: costruendo l'identità della Puglia), di convegni scientifici, di mostre e perfino di veri e propri videodocumentari, di premiazioni e di performance artistiche (teatrali e musicali)4.
Cuore dei numerosi servizi di Teca del Mediterraneo (dei quali qui si indicano i principali) è l'assistenza qualificata all'utenza, sia in presenza che online (reference digitale): quest'ultimo è un servizio di consultazione da remoto che consente di essere aggiornati sulla situazione di prestiti e prenotazioni testi e di elaborare ricerche, nonché di creare bibliografie personalizzate. Gli utenti possono anche colloquiare virtualmente con i bibliotecari tramite il servizio Chiedi a Teca, che guida l'interlocutore ausiliandolo nell'identificare risorse informative di cui successivamente può ricevere anche una trascrizione limitatamente alla ricerca fatta in rete. Grazie a questo servizio Teca del Mediterraneo pone a disposizione della sua utenza, secondo il principio del just in time, le conoscenze approfondite maturate dal proprio personale sulle risorse informative cartacee ed elettroniche, le abilità e le esperienze acquisite dal medesimo nella ricerca in rete e nelle banche dati specializzate, le capacità di analisi, di valutazione e di filtro nell'informazione. Altri servizi riguardano la fornitura online all'utenza di modulistica relativa ai 'desiderata'.
Naturalmente la biblioteca fornisce anche i servizi canonici come il prestito locale, quello interbibliotecario (ILL) e il recupero di documenti (DD).
La biblioteca si giova di un sito web che è stato più volte sottoposto a restyling nel corso degli anni: non è di secondaria importanza ricordare che il servizio di biblioteca è stato la prima struttura burocratica del Consiglio regionale a dotarsi di un sito web. Esso oggi permette di consultare le news e i documenti sulle attività e sui servizi erogati, ma anche il catalogo generale (OPAC) e i suoi cataloghi settoriali, i bollettini elettronici tematici (i cosiddetti webzine), varia documentazione su partnership, iniziative, eventi culturali e attività di formazione. Il catalogo attraverso cui l'utente effettua ricerche bibliografiche arricchite con copertine e abstract è il SebinaYou Tutti i servizi di Teca sono disponibili e calibrati su dispositivi mobili grazie a una specifica applicazione. Integrata nel sito web è ReteIndaco. L'utente accede al servizio dal proprio spazio-lettore e con il prestito digitale (digital lending) l'utente può leggere gli e-book, ascoltare gli audiolibri, consultare film, video, ascoltare musica sul PC oppure con i dispositivi mobili.
Perseguendo un obiettivo di produzione e non solo di distribuzione di contenuti documentali e informativi, Teca del Mediterraneo ha attivato (unica nel sistema bibliotecario pugliese) una propria collana di testi cartacei, giunta ormai a 22 pubblicazioni, in cui raccoglie ricerche o elaborazioni varie da essa promosse o svolte direttamente, nonché un complesso di magazine elettronici denominati webzine, che rafforzano l'offerta 'bibliodocumentale' complessiva.
I webzine sono un prodotto editoriale registrato presso il Tribunale di Bari, consultabile nel sito web della biblioteca. Lo staff redazionale è eterogeneo: la redazione e impaginazione grafica sono a cura del personale bibliotecario altamente specializzato della Cooperativa di servizi culturali Ninive che opera all'interno della biblioteca, mentre le operazioni di revisione dei testi, di comunicazione e marketing informativo sono affidate al personale dipendente pubblico. I webzine sono strutturati in sei bollettini tematici: quattro hanno cadenza trimestrale, due mensile. Gran parte del materiale informativo segnalato nei webzine lo si può consultare in biblioteca o lo si può richiedere attraverso i servizi di prestito e document delivery. I sei bollettini sono dedicati ciascuno a un tema: Biblos (i nuovi titoli che entrano nel catalogo digitale di Teca del Mediterraneo), Terminus (le relazioni transfrontaliere con i paesi del Mediterraneo), Bits & new public management (l'informatica, la telematica e il digitale al servizio della innovazione manageriale nelle pubbliche amministrazioni), Noprofit (i rapporti tra le pubbliche amministrazioni e il mondo del privato senza scopo di lucro), Regio (le problematiche identitarie regionali), Tecanews (le attività ed eventi di Teca del Mediterraneo).
La biblioteca, al fine di implementare la propria vocazione all'information literacy, promuove dal 2004 seminari volti a informare bibliotecari, personale pubblico, utenti, studenti e cittadini in generale, compresi gli extracomunitari che la frequentano massicciamente (per i quali la biblioteca ha creato una Sezione multiculturale), sull'uso degli strumenti bibliografici, sulla conoscenza delle fonti e risorse 'bibliodocumentali' disponibili anche in formato elettronico. Si tratta di un servizio gestito interamente da uno staff di bibliotecari specializzati, individuato tra i bibliotecari addetti al reference, che per competenze nella conoscenza delle tecniche di ricerca e per capacità comunicativa sono in grado di svolgere un'efficace opera di facilitazione nei confronti dell'utenza.
[1] http://biblioteca.consiglio.puglia.it.
[2] Il canale YouTube è stato registrato il 5 gennaio 2010.
[3] I workshop di Teca: 8 focus per le biblioteche, a cura di Waldemaro Morgese e Maria A. Abenante. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2010; Biblioteche che educano: l'educazione informale nello scacchiere euromediterraneo, a cura di Waldemaro Morgese e Maria A. Abenante. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2010.
[4] In tema di elaborazione del concetto di identità si citano anche due importanti brainstorming, svolti nel 2008 e 2009 con numerosa partecipazione di testimonials e integralmente videoregistrati su DVD-ROM.