Con questo fascicolo, il primo del 2021, festeggiamo i primi dieci di AIB studi, che si presenta oggi ai suoi lettori con diverse, importanti, novità.

La prima riguarda il passaggio della piattaforma della rivista, basata sul software open source Open journal system (OJS), a una versione più aggiornata e moderna, con una veste grafica rinnovata che ne rafforza l’identità visiva e ne rende al contempo più agevole l’accesso e la consultazione sui dispositivi mobili – accessibilità ulteriormente potenziata anche dalle migliorie apportate dalla Redazione web sul foglio di stile della versione HTML per una lettura più agevole.

La seconda – e ben più importante – novità è l’adozione della Licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0) per tutti gli articoli pubblicati sulla rivista, alla luce della decisione dell’Associazione italiana biblioteche di rinnovare la propria dichiarazione di copyright in una direzione di maggior apertura e adesione ai principi dell’accesso aperto. Licenza che è stata estesa anche a tutto il pregresso e alle serie storiche della nostra rivista.

Non solo: AIB studi ha adottato un proprio contratto editoriale con il quale gli autori e le autrici mantengono la piena titolarità dei diritti sui contributi pubblicati a partire dal fascicolo 1/2021, concedendo alla rivista il diritto di prima pubblicazione.

La terza novità è il riconoscimento del DOAJ Seal, a coronamento del percorso virtuoso fatto dalla nostra rivista. Nel momento in cui scriviamo, nella Directory of open access journal sono indicizzati oltre 16.000 periodici scientifici, pubblicati in tutto il mondo: come dichiarato sul sito web ufficiale, il DOAJ Seal viene assegnato a quelle riviste che dimostrano di seguire le migliori pratiche nella pubblicazione ad accesso aperto, che ad oggi sono circa il 10% dei titoli indicizzati in DOAJ.

Un’attestazione importante, che va ad affiancarsi all’inserimento nell’elenco delle riviste di classe A dell’ANVUR, all’indicizzazione in Scopus e nell’Emerging sources citation index (ESCI) di Web of science.

Siamo particolarmente orgogliosi di questi risultati, che contribuiscono a confermare e accrescere il prestigio della nostra rivista, la quale non è solo patrimonio dell’Associazione ma di tutta la comunità scientifico-professionale italiana e, possiamo dirlo, internazionale.

La Redazione