@article{Cavaleri_2016, title={Perché non ci sarà una nuova edizione ridotta della DDC in italiano e perché passare alla WebDewey}, volume={56}, url={https://aibstudi.aib.it/article/view/11536}, DOI={10.2426/aibstudi-11536}, abstractNote={<p><span><span><span>La disponibilità della WebDewey in lingua italiana ha determinato la decisione – da parte dell’Associazione italiana biblioteche – di non pubblicare un’edizione cartacea della 23<sup>a</sup> edizione. La WebDewey italiana infatti copre per intero la 23<sup>a</sup> edizione e tutte le modifiche successive. Quella che attualmente rimane scoperta è la 15<sup>a</sup> edizione ridotta, molto usata nelle biblioteche civiche italiane: il processo di derivazione dell’edizione ridotta da quella integrale, infatti, è oneroso e complesso, e non sono pochi gli svantaggi dell’utilizzo dell’edizione ridotta per cataloghi di collezioni superiori ai 20.000 documenti. La WebDewey mette a disposizione, per ciascun numero, la segnalazione del punto di segmentazione, in modo da agevolare la scelta di numeri più brevi – specie per la collocazione – senza tuttavia perdere la possibilità di dare all’utente un’informazione approfondita sul soggetto dell’opera. Viste le limitate risorse disponibili, il calcolo dei costi/benefici va sicuramente a favore di un investimento per mantenere aggiornata la WebDewey italiana, rinunciando alla traduzione della 15<sup>a</sup> edizione ridotta e dei suoi aggiornamenti.</span></span></span></p>}, number={3}, journal={AIB studi}, author={Cavaleri, Piero}, year={2016}, month={dic.} }