@article{European Bureau of Library Information and Documentation Associations_2020, title={Pensare l’impensabile}, volume={60}, url={https://aibstudi.aib.it/article/view/12479}, DOI={10.2426/aibstudi-12479}, abstractNote={<p>Il 2020 sarà ricordato come l’anno della pandemia da Covid-19 e della chiusura di biblioteche e di altre istituzioni culturali. Tuttavia, durante la crisi, oltre a diversificare i loro servizi, le biblioteche hanno creato piattaforme e pagine web speciali, ampliato i servizi via telefono, fornito cibo in varie città, fornito servizi ai bambini che stavano a casa e stabilito contatti con gli utenti anziani. La biblioteca digitale è esplosa. La grande scommessa è ora nella conduzione ibrida dei servizi bibliotecari – l’uso di nuove tecnologie combinato all’accesso fisico – e nel tenere unite le persone pur mantenendole separate. Insomma, la narrazione delle biblioteche in lockdown va rovesciata nel suo contrario: esse hanno mostrato un alto grado di resilienza e sono rimaste più aperte che mai; il loro sforzo si è concentrato nel perseguire a tempo pieno obiettivi di sviluppo sostenibile. Questi ultimi non sono obiettivi accessori per le biblioteche così come lo sviluppo sostenibile non è qualcosa che rimane nelle competenze esclusive delle politiche governative socioeconomiche. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile non trattano esclusivamente di cambiamento climatico ed emissioni a basso contenuto di carbonio e per questo non dovrebbero consistere solo in esibizioni e progetti di natura spontanea con impatto limitato a scopo dimostrativo.</p><p>Gli obiettivi di sviluppo sostenibile dovrebbero invece essere incorporati in quelli di base delle biblioteche ed entrare a far parte della loro normale amministrazione. Il FESR rafforza la coesione economica e sociale nell’Unione europea correggendo gli squilibri tra le sue regioni. Il FSE è il principale strumento europeo per sostenere l’occupazione, aiutare le persone a trovare un lavoro migliore e garantire opportunità di lavoro più eque per tutti i cittadini dell’UE. Le biblioteche di vari paesi europei hanno già utilizzato tali fondi con successo.</p>}, number={2}, journal={AIB studi}, author={European Bureau of Library Information and Documentation Associations, Eblida -}, year={2020}, month={nov.} }