Biblioteche accademiche in rete per la terza missione? Valorizzazione, inclusione e nuove opportunità strategiche
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-13782Parole chiave:
biblioteche delle università, valorizzazione, terza missioneAbstract
In anni recenti le biblioteche accademiche italiane hanno intrapreso attività di terza missione legate alla valorizzazione del proprio patrimonio, entro una linea d’azione già in parte esplorata dalla letteratura biblioteconomica, ed oggi anche oggetto d’indagine dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) quale espressione delle funzioni istituzionali di una biblioteca di ateneo. Un workshop, organizzato dal Sistema bibliotecario dell’Università degli studi di Ferrara e dall’Associazione italiana biblioteche in occasione del convegno delle Stelline 2022 (Milano, 11 marzo), ha analizzato il caso-studio dell’itinerario biblioturistico “Storie di libri e palazzi” attivo presso l’ateneo estense, e ha consentito di approfondire la riflessione su nuove opportunità strategiche entro le quali contestualizzare l’azione bibliotecaria di valorizzazione del patrimonio culturale universitario. Si tratta, in primis, dell’impegno per l’inclusione di tutti i pubblici, con specifico riferimento all’Obiettivo 10 (“Ridurre le diseguaglianze”) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ma potenzialmente la prospettiva abbraccia l’intero corpus di raccomandazioni contenute nel documento. Il presente contributo intende restituire i principali spunti emersi durante il laboratorio milanese e, a partire da essi, aprirsi alla concreta proposta di una rete fra le biblioteche accademiche, utile ad agevolare la comunicazione delle iniziative di terza missione e a favorire il raggiungimento dei pubblici. A questo scopo, nuove opportunità strategiche per le biblioteche di ateneo che operano sul fronte della valorizzazione sono individuate nella piena adesione alla dimensione inclusiva e nell’impegno per lo sviluppo sostenibile, istanze che da tempo AIB supporta attraverso iniziative concrete, come l’istituzione del Premio Maria A. Abenante, e specifici assetti organizzativi, quale l’Osservatorio biblioteche e sviluppo sostenibile (OBISS).
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