Le biblioteche statali universitarie
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-6301Abstract
L’articolo prende avvio dal contesto istituzionale delle biblioteche statali universitarie, di cui segue il percorso amministrativo e gestionale dall’istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali fino ad oggi, passando per il decreto legislativo 112/1998 che ne definì i nuovi possibili assetti istituzionali all’interno degli atenei. Vengono sottolineati i principali compiti istituzionali e di servizio delle biblioteche statali universitarie, quali il supporto allo studio e alla ricerca, la conservazione e la tutela del patrimonio, la pubblica lettura. Si analizzano e si prospettano poi gli spazi d’interazione e di cooperazione possibili con gli atenei di riferimento e con le biblioteche dell’università per quel che riguarda la politica e la gestione degli acquisti (con particolare riferimento alle risorse elettroniche) e l’attività di informazione e formazione degli utenti.
Data la crescente compressione di risorse umane e finanziarie che penalizza la gestione quotidiana delle biblioteche e si riverbera sull’intero ciclo amministrativo e gestionale – dalle attività di tutela e valorizzazione all’offerta culturale, ai servizi al pubblico – la collaborazione interistituzionale è oggi più che mai auspicabile. La pluralità di compiti e funzioni delle biblioteche statali universitarie da un lato contribuisce alla loro vitalità, ma dall'altro rappresenta un ulteriore elemento di criticità, a causa della difficoltà di distribuire risorse umane e finanziarie e di dare spazio e visibilità ai diversi profili istituzionali e di servizio.
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