Le biblioteche pubbliche in Francia oggi

Autori

  • Anne-Marie Bertrand École Nationale Supérieure des Sciences de l'Information et des Bibliothèques

DOI:

https://doi.org/10.2426/aibstudi-8877

Abstract

Tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso in Francia venne lanciato un nuovo modello di biblioteca – la cosiddetta “mediateca” – che ha riscosso un notevole successo in patria e all'estero e che è entrato in crisi verso la fine degli anni Novanta. Tra i molti fattori che hanno provocato questa crisi, Internet è sicuramente uno dei più significativi. Con l'avvento di Internet infatti l’immagine e la legittimità della biblioteca vengono messi in seria discussione in Francia come nel resto del mondo. Per quel che riguarda la realtà francese, poi, gli elementi critici sono di varia natura e toccano diversi aspetti della biblioteca. Innanzitutto manca una vera rete nazionale che coordini le 30.000 e più bibliothèques municipales. La professione, poi, si dibatte tra dubbi e interrogativi di ogni genere: la mobilità di carriera è molto più difficile che in passato; la formazione è frazionata e disomogenea; le associazioni professionali sono molteplici e frammentate. Non ultimo, il “mestiere di bibliotecario” rimane un mistero per la maggior parte delle persone comuni: con l’avvento del digitale infatti chiunque può produrre, diffondere e archiviare documenti, e i confini della professione sono tutt'altro che chiari soprattutto da quando, con l’affermazione della cultura del management, ogni impiegato amministrativo è ritenuto in grado di gestire una biblioteca – o da quando, con il nuovo focus sull’accoglienza, vi trovano posto anche professioni più vicine a quella del mediatore sociale e culturale. Di conseguenza, le bibliothèques municipales sono oggi in cerca di proposte alternative e di una nuova definizione della loro mission.
Gli esempi stranieri sono seducenti, e il concetto della biblioteca come “terzo luogo” è ormai diffuso anche in Francia. Ma cosa ne sarà dei servizi tradizionali in una biblioteca in cui “la collezione più preziosa sono gli utenti”? Che ne sarà delle collezioni vere e proprie, del suo ruolo culturale, dell'intermediazione informativa? Non c'è il rischio che la sua identità si smarrisca in mezzo alle comode poltroncine di design? Le discussioni che animano oggi il mondo bibliotecario francese vertono principalmente sul ruolo della biblioteca nella società, ed è forte la speranza che il congresso IFLA che si terrà a Lione nel 2014 contribuisca a inserire anche in Francia le biblioteche on the agenda!, secondo l'efficace motto di Claudia Lux.

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Pubblicato

22-04-2013

Come citare

Bertrand, A.-M. (2013). Le biblioteche pubbliche in Francia oggi. AIB Studi, 53(1). https://doi.org/10.2426/aibstudi-8877

Fascicolo

Sezione

Osservatorio