Con licenza parlando: prospettive dei servizi bibliotecari nel mercato dei diritti sulle opere dell’ingegno
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11008Parole chiave:
copyright and libraries, right to information, European UnionAbstract
Nell’ottica dei diritti fondamentali, le politiche pubbliche in materia di biblioteche e di diritto d’autore rispondono a finalità di promozione culturale e di tutela della libertà di manifestazione del pensiero. In ambiente digitale, i diritti di privativa hanno però assunto un peso preponderante sui servizi bibliotecari, determinando forti condizionamenti al loro normale esercizio. Mentre le strategie dell’Unione Europea a sostegno delle biblioteche, confidando nella capacità di autoregolazione del mercato, si basano prevalentemente su incentivi e raccomandazioni non vincolanti, i diritti esclusivi di utilizzazione economica di autori e loro aventi causa fanno leva da decenni su una produzione normativa intensa e incessante che ha finito per condizionare pesantemente la diffusione della conoscenza a livello nazionale, europeo e internazionale. Per effetto di queste politiche le biblioteche oggi devono affrontare complesse negoziazioni per ottenere contratti di licenza d’uso spesso non soddisfacenti in rapporto alla loro missione di servizio.
L’articolo evidenzia le principali criticità da risolvere e le ragioni a sostegno delle riforme che sono state proposte – sia in ambito OMPI sia nell’Unione Europea – al fine di armonizzare, ampliare e rafforzare il sistema delle «eccezioni e limitazioni» al diritto d’autore, in modo da garantire un accesso più ampio possibile alla produzione culturale e incoraggiare la produzione di nuova conoscenza favorendo il confronto culturale e creativo.
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