«Quod non est in rete non est in mundo»: la proposta della Biblioteca digitale trentina
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11888Parole chiave:
digitization of library resources, digital library, Biblioteca digitale trentinaAbstract
L’articolo affronta da un punto di vista teorico la transizione che sta investendo le biblioteche di conservazione verso i settori della digitalizzazione del patrimonio storico. Il saggio individua nell’insieme delle scelte che riguardano ‘cosa’ digitalizzare un momento fondamentale di selezione e riorganizzazione culturale del patrimonio librario, per nulla inedito nella storia occidentale, anche se ora è attuato con mezzi differenti rispetto al passato. L’articolo suggerisce un metodo possibile per delineare queste scelte all’interno dei progetti di digitalizzazione delle biblioteche, soprattutto per quelle di dimensioni medie e medio piccole: concentrarsi su ciò che è ‘significativo’ in relazione ai fondi della singola istituzione culturale.
Il testo si chiude con la presentazione della Biblioteca digitale trentina, progetto di digitalizzazione che ha alcuni elementi metodologici di novità: ecosistema digitale unico per materiale tipologicamente differente (manoscritti, stampati, iconografia), alto livello descrittivo e possibilità di effettuare ricerche analitiche anche sui dati dell’esemplare digitalizzato.
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