«Quod non est in rete non est in mundo»: la proposta della Biblioteca digitale trentina

Autori

DOI:

https://doi.org/10.2426/aibstudi-11888

Parole chiave:

digitization of library resources, digital library, Biblioteca digitale trentina

Abstract

L’articolo affronta da un punto di vista teorico la transizione che sta investendo le biblioteche di conservazione verso i settori della digitalizzazione del patrimonio storico. Il saggio individua nell’insieme delle scelte che riguardano ‘cosa’ digitalizzare un momento fondamentale di selezione e riorganizzazione culturale del patrimonio librario, per nulla inedito nella storia occidentale, anche se ora è attuato con mezzi differenti rispetto al passato. L’articolo suggerisce un metodo possibile per delineare queste scelte all’interno dei progetti di digitalizzazione delle biblioteche, soprattutto per quelle di dimensioni medie e medio piccole: concentrarsi su ciò che è ‘significativo’ in relazione ai fondi della singola istituzione culturale.
Il testo si chiude con la presentazione della Biblioteca digitale trentina, progetto di digitalizzazione che ha alcuni elementi metodologici di novità: ecosistema digitale unico per materiale tipologicamente differente (manoscritti, stampati, iconografia), alto livello descrittivo e possibilità di effettuare ricerche analitiche anche sui dati dell’esemplare digitalizzato.

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Biografia autore

Matteo Fadini, Università di Trento Dipartimento di Lettere e Filosofia

Assegnista di ricerca (ssd M-STO/08, Storia del libro e L-FIL-LET/12, Filologia della letteratura italiana)

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Pubblicato

20-01-2020

Come citare

Fadini, M. (2020). «Quod non est in rete non est in mundo»: la proposta della Biblioteca digitale trentina. AIB Studi, 59(1-2). https://doi.org/10.2426/aibstudi-11888

Fascicolo

Sezione

Temi e analisi