Biblioteconomia sociale? Certo, per contribuire al nuovo welfare
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-9145Abstract
Tra le molte tendenze in atto nel mondo globalizzato una delle più evidenti è lo straordinario sviluppo delle nuove tecnologie, che ha come conseguenza più o meno volontaria la polarizzazione fra i pochi che sono in grado di governare e manipolare tali tecnologie, e i molti che non possono fare altro che applicarle pedissequamente, riducendosi a una sorta di “robot” umani. Per questo una nuova concezione del Welfare non può ignorare questa potenziale massa di “robotizzati”, ma deve fare in modo che possano anch'essi acquisire le competenze necessarie per incidere attivamente sulla realtà. Su questo terreno si apre per le biblioteche – in quanto presidi culturali – e per i bibliotecari – in quanto operatori della conoscenza – un ampio ventaglio di possibilità di intervento, a patto che abbiano il coraggio di varcare il confine che (ancora) separa il tradizionale modello di biblioteconomia da quello nuovo.
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