Oggetti e carte: assemblaggi che parlano

Autori

  • Guido Melis Sapienza Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.2426/aibstudi-14021

Parole chiave:

Aby Moritz Warburg , classificazione, Tesoreria dello Stato

Abstract

Lo storico dell’arte tedesco Aby Moritz Warburg (1866-1929) ha per primo proposto una rivoluzione  nei criteri tradizionali di classificazione delle opere d’arte. Egli ha contestato la concezione ‘a canne d’organo’ dei vari generi  artistici e sostenuto quella opposta della ‘mescolanza’, valorizzando, piuttosto che non la divisione canonica, la fusione, le sinergie, e le reciproche contaminazioni.  Il libro-catalogo Beni svelati, studiando l’agglomerato accumulatosi nel tempo nelle stanze chiuse dello Stato, illustra appunto come questa fusione, in origine casuale, si sia risolta col trascorrere del tempo in qualcosa di per sé storicamente significativo. Ciò tanto più in un’epoca come l’attuale, nella quale l’avvento del digitale incide in modo decisivo sulle tradizionali ripartizioni per materia tipiche della cultura degli ultimi secoli.

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Pubblicato

15-03-2024

Come citare

Melis, G. (2024). Oggetti e carte: assemblaggi che parlano. AIB Studi, 63(3), 599–603. https://doi.org/10.2426/aibstudi-14021

Fascicolo

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