«Rien ne manque à sa gloire; il manquait à la notre». Shera, Ranganathan e la Legge Zero della biblioteconomia
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-14121Parole chiave:
Jesse Haul Shera. S.R. Ranganathan: a study (1963), S.R. Ranganathan, The five laws of library science (1931) , S.R. Ranganathan, Presidential Address [at] Seventh Pudukottah Library Conference (1926)Abstract
Il contributo si concentra sul processo di formazione delle Cinque leggi della biblioteconomia di Ranganathan, nell’edizione del 1931, in continuità di analisi e metodologica con il precedente saggio Il principio vitale della biblioteca, pubblicato su «AIB studi», 64 (2024), n. 2.
Punto di partenza è il breve e denso contributo di Jesse H. Shera, S.R. Ranganathan: a study (1963). Ranganathan ‒ afferma Shera ‒ «took all librarianship as his province». È una proposta rivolta innanzitutto alla biblioteconomia statunitense, a leggere con occhi più aperti le altre culture biblioteconomiche, a partire dalla ricchezza di quella di Ranganathan. Nella densa testualità delle Cinque leggi convivono due livelli di trama: da un lato quella dei testi letti o indirettamente citati o prodotti dallo stesso autore; dall’altro la trama della storia.
Il saggio tenta di fare emergere una più complessa storia di formazione fra gli anni 1926 e 1930, a partire dal Presidential Address di Ranganathan alla “Seventh Library Conference” di Pudukottai (1926) e da contributi in riviste pedagogiche negli anni 1928-1931. Sono esaminati i quattro testi fondamentali di Ranganathan sul tema: la seconda edizione delle Cinque leggi (1957); l’‘autobiografia’ di Ranganathan, A librarian looks back; il saggio Emergence of library science (1966), pubblicato nella rivista «Library science with a slant to documentation»; la terza edizione (1967) di Prolegomena to library classification.
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