Trent’anni di Dewey in Italia: il ruolo della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e i nuovi sviluppi sul fronte dell’interoperabilità con altri strumenti di indicizzazione semantica
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11408Parole chiave:
Dewey decimal classification, interoperability, National central library of FlorenceAbstract
La diffusione in Italia della Classificazione decimale Dewey ha beneficiato sin dalle origini del ruolo svolto dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, che nel 1897 ne ha curato la prima traduzione italiana e che dal 1958 ha impiegato notazioni ridotte per i fascicoli della Bibliografia nazionale italiana. Con la nascita di SBN e del Polo BNCF le attività legate all'impiego della DDC si sono ulteriormente sviluppate. Dal 2014 infine, con l'inaugurazione dell'interfaccia della WebDewey italiana, il ruolo della Biblioteca nazionale di Firenze continua seppur con caratteristiche diverse. La BNCF infatti è il curatore scientifico della WebDewey italiana, e parallelamente si occupa delle problematiche legate alla sua potenziale interoperabilità con il Thesaurus del Nuovo soggettario. L'esperienza in atto e i criteri di mappatura adottati per la creazione di concordanze fra concetti equivalenti sono conformi alle indicazioni dettate dallo standard ISO 25964, e ai suggerimenti del gruppo EDUG (European DDC users group).
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