Problematiche e sviluppi recenti a proposito del controllo di autorità nella catalogazione dei manoscritti
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11969Parole chiave:
manuscripts cataloguing, TEI-MS, UNIMARC/AuthoritiesAbstract
Nell’ambito della catalogazione dei manoscritti, l’assenza di authority file condivisi riflette una complessità intrinseca: la mancanza di omogeneità nell’identificazione e nel trattamento di tutti i possibili punti di accesso. L’articolo si concentra sull’analisi delle voci di autorità (nomi di persona, di enti, di famiglie e di luoghi) presenti in Manus online (MOL), il catalogo elettronico finalizzato al censimento dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private. In particolare, a essere presi in considerazione sono i dati inseriti nella registrazione dei nomi in MOL sia da un punto di vista quantitativo, anche con l’ausilio di grafici, sia da un punto di vista qualitativo, dunque strutturale. A essere sintetizzato è il protocollo di lavoro, l’impostazione teorica e gli sviluppi applicativi.
In un’ottica strettamente operativa, il profilo della registrazione di autorità dei nomi, il cui formato di export è quello XML/TEI-MS elaborato dal Text Encoding Initiative Consortium, può essere confrontato con il formato di scambio UNIMARC/Authorities quale termine di paragone standard. Tale parallelo permette di ragionare, in termini più ampi, nella prospettiva di una normalizzazione internazionale. D’interesse anche il paragone con gli authority file e le registrazioni di autorità presenti in altre basi dati strategiche nel panorama internazionale: E-codices, la biblioteca virtuale dei manoscritti conservati in Svizzera, e Biblissima: Bibliotheca bibliothecarum novissima, che rappresenta un ‘osservatorio’ privilegiato per il patrimonio scritto del Medioevo e oltre.
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