Se il catalogo parlasse, lo capiremmo? Cinque assiomi della comunicazione catalografica
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11648Parole chiave:
catalogues, communication theory, cataloguingAbstract
L’articolo cerca di applicare i criteri usati nell’analisi della comunicazione alla ‘comunicazione catalografica’, ossia allo scambio consapevole e inconsapevole di informazioni che avviene tra un catalogo e un utente durante l’intera fase di ricerca. La triade emittente-messaggio-ricevente viene individuata in biblioteche/bibliotecari-sistemi-utenti. Prendendo spunto dalle teorie di Paul Watzlawick, vengono proposti cinque assiomi della comunicazione catalografica: 1) è impossibile per un sistema di ricerca non comunicare; 2) i sistemi stabiliscono anche una meta-comunicazione con gli utenti che va oltre i risultati di una ricerca; 3) esiste una ‘punteggiatura’ che scandisce la comunicazione catalogo-utente e che è costituita dalla sequenza di azioni (ricerca, navigazione, selezione ecc.); 4) esiste una comunicazione ‘digitale’, ossia i dati, e una comunicazione ‘analogica’, ovvero le informazioni relative al catalogo (biblioteche rappresentate, copertura catalografica ecc.); 5) la comunicazione catalografica può essere simmetrica, quando emittente e ricevente sono sullo stesso piano, o complementare, quando vi è una differenza di livello.
Se il catalogo è uno strumento di comunicazione, allora è possibile analizzarlo attraverso i fattori e le tecniche che determinano una comunicazione efficace (professionalità, credibilità, conoscenza dell’audience, sviluppare il discorso, anticipare le obiezioni, recepire i feedback ecc.) al fine di migliorarne le funzionalità.
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