La ‘cultura orizzontale’: prove generali ai tempi della pandemia
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-12048Parole chiave:
cultural use, pandemic, digital lifeAbstract
È stato pubblicato a febbraio 2020 un nuovo volume della collana Saggi tascabili Laterza dal titolo La cultura orizzontale, a firma di Giovanni Solimine e Giorgio Zanchini. Esso si propone di analizzare i cambiamenti intervenuti e in atto nei meccanismi di fruizione culturale a seguito della rivoluzione digitale e in particolare dello stato di connessione permanente alla rete, ossia la cosiddetta dimensione onlife, secondo il neologismo coniato da Luciano Floridi. Nello specifico, gli autori hanno scelto di osservare questi fenomeni dal punto di vista della cosiddetta «generazione delle reti». Se da un lato si potrebbe dire che l’uscita del libro ha avuto un timing molto sfortunato – è uscito infatti poco prima dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria e del conseguente lockdown del Paese – dall’altro lato si può parlare di un tempismo perfetto, dal momento che tutto quello che in esso ci viene raccontato ha dovuto fare i conti improvvisamente con uno scenario inimmaginabile fino a pochi giorni prima e la transizione verso l’era onlife e verso la cultura orizzontale ha subito un’accelerazione che probabilmente in una situazione di normalità avrebbe richiesto anni di sperimentazioni e tentativi. L’articolo ripercorre i contenuti del volume alla luce di quanto avvenuto negli ultimi mesi.
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