Presente prossimo: le strategie di prossimità dell’Area Biblioteche del Comune di Milano, dai partenariati alle biblioteche condominiali
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-13834Parole chiave:
biblioteche di Milano, biblioteche condominiali, biblioteche di prossimitàAbstract
In una città espansa come Milano anche le politiche della lettura devono essere improntate a strategie di prossimità, per evitare che marginalizzazioni socio-economiche si traducano in marginalizzazioni culturali. Per questo l’Area Biblioteche del Comune di Milano da anni lavora alla composizione di un mosaico che metta insieme in modo sinergico e produttivo, ancorché rispettoso delle diverse fisionomie, tutti gli attori che a vario titolo si occupano di lettura e promozione della relazione veicolata dalla lettura: biblioteche rionali, librerie, fondazioni, scuole e biblioteche spontanee. All’interno di questa galassia, le biblioteche di prossimità – le cosiddette ‘biblioteche condominiali’ – costituiscono una leva senza precedenti, e proprio in virtù di questo l’Area Biblioteche vi dedica un lavoro costante. Ad oggi fanno parte della rete delle biblioteche di prossimità 24 realtà, diverse per dotazione di attrezzature, fisionomia, gestione ma tutte vocate a essere un luogo di incontro e di relazione, un posto dove trovare un assortimento di libri disponibili gratuitamente al prestito per tutti (non solo i residenti nel condominio) e un volano di promozione della lettura attraverso incontri e iniziative dedicate. Le biblioteche di prossimità costituiscono anche un peculiare terreno di prova per le biblioteche istituzionali che desiderino affrancarsi da un modello di biblioteca attestato su un’offerta indistinta per una platea altrettanto indistinta, paradigma messo definitivamente in crisi dalla pandemia.
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