Paul Otlet e la classificazione delle scienze
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11996Parole chiave:
Paul Otlet, classification of sciences, sciences–humanities dichotomyAbstract
La divisione tra sapere scientifico e sapere umanistico, pur se oggi scientificamente superata, permane spesso nei fatti e nei profili formativi di molte istituzioni accademiche anche prestigiose condizionando fortemente l’evoluzione degli ambiti disciplinari a vario titolo coinvolti. Ad acuire questa dicotomia contribuì in maniera significativa la Rede lecture dal titolo The two cultures and the scientific revolution che Charles Percy Snow tenne a Cambridge nel 1959. La lecture suscitò, com’era prevedibile, reazioni contrastanti: parte della comunità scientifica accolse con favore le sue teorie e apprezzò la decisa esposizione di un problema di chiara rilevanza nel mondo moderno, mentre altri diventarono forti oppositori delle sue idee. Si sviluppò in tal senso il concetto di terza cultura e, nel dibattito che ne derivò e che risulta ancora estremamente attuale, le discipline documentarie hanno assunto un ruolo significativo nel tentativo di trovare un terreno comune tra la cultura scientifica e quella umanistica. Tale ruolo è ravvisabile già negli anni in cui la documentazione venne fondata e teorizzata dal bibliografo belga Paul Otlet e si concretizza tanto nell’applicazione delle tecniche che le sono proprie – prima fra tutte la classificazione – alle altre scienze, quanto nella definizione e nella riflessione sul concetto stesso di ‘scienza’ condotte nell’ambito del riconoscimento di status scientifico alla stessa documentazione e alla bibliologia.
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