Chi conosce la documentazione? Riscoprire la disciplina attraverso l’opera di Suzanne Briet
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-13899Parole chiave:
documentazione, Suzanne Briet, Paul OtletAbstract
Negli ultimi anni si è tornato a riflettere sul ruolo e le funzioni della documentazione, anche attraverso un confronto con la biblioteconomia e la bibliografia. Sono stati rivalutati alcuni studiosi, come Paul Otlet, che tra Ottocento e Novecento hanno favorito lo sviluppo della disciplina. Il presente contributo intende fornire alcune riflessioni sulla riscoperta dell'opera della bibliotecaria francese Suzanne Briet (1894-1989) prendendo in esame il volume Suzanne Briet nostra contemporanea: con la prima traduzione italiana di Qu’est-ce que la documentation? (1951) (Mimesis, 2022) di Paola Castellucci e Sara Mori. Il libro si articola in tre sezioni: la prima è curata dalla Castellucci ed è intitolata Suzanne Briet, Sleeping Beauty; la seconda è costituita dalla traduzione italiana (ad opera delle due studiose) di quello che può essere considerato il 'testamento spirituale' della Briet Qu’est-ce que la documentation?; la terza e ultima sezione comprende il saggio Madame Documentation di Sara Mori. Attraverso la ricostruzione della vita di Suzanne Briet e un’analisi attenta della sua opera e del contesto storico-culturale all’interno del quale il suo pensiero si sviluppa, le autrici invitano a riflettere sul ruolo della documentazione e sul contributo che questa, attraverso le intuizioni della bibliotecaria francese, può offrire alla contemporaneità.
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