La piramide dell'informazione: una proposta (prima parte)
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-12215Parole chiave:
DIKW hierarchy, information, knowledgeAbstract
L’articolo, che si riallaccia a quello pubblicato dall’autore in un precedente fascicolo di AIB studi, propone una variante della classica piramide (o gerarchia) DIKW (dati, informazione, conoscenza, saggezza) nella quale la saggezza viene sostituita da due particolari tipi di conoscenza: la coscienza e l’autocoscienza.
Nella nuova piramide DIKAS (dati, informazioni, conoscenze, consapevolezze, autoconsapevolezze) i dati sono oggettive alternanze di continuità e discontinuità nella realtà, considerabili solo come informazioni potenziali o ‘sintattiche’; le vere e proprie informazioni (denominate ‘semantiche’) non sono entità statiche, ma processi dinamici di causazione che collegano i dati con altri dati (contenuti in sistemi informazionali non necessariamente biologici ma sufficientemente complessi, autonomi e dinamici da poter essere chiamati ‘sistemi cognitivi’) facendo emergere il significato in un processo a due stadi (contestualizzazione generata dalla ‘semiosi illimitata’ e interpretazione generata dalla ‘semiosi pragmatica’); le conoscenze (o ‘informazioni pragmatiche’) sono i dati contenuti nei sistemi cognitivi, che a loro volta possono innescare ulteriori processi informativi all’interno di ciascuno di tali sistemi; le consapevolezze (il cui insieme viene chiamato ‘coscienza’) sono conoscenze che, nei sistemi cognitivi biologici più complessi, acquisiscono temporaneamente un livello particolarmente elevato di connessione con gran parte delle altre conoscenze incluse nello stesso sistema cognitivo e, quindi, un altrettanto elevato livello di accessibilità, che a sua volta fa emergere il fenomeno della soggettività; infine le autoconsapevolezze (il cui insieme viene chiamato ‘autocoscienza’) sono consapevolezze che hanno come oggetto altre singole consapevolezze o loro insiemi oppure l’intera coscienza.
La seconda parte di questo articolo verrà pubblicata in AIB studi, 60 (2020), n. 3.