La piramide dell'informazione e il realismo strutturale
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-13265Parole chiave:
DIKW hierarchy, structural realism, relational quantum mechanicsAbstract
Lo schema concettuale della ‘piramide DIKAS’, presentato in due precedenti articoli pubblicati in questa stessa rivista, spiega i reciproci rapporti fra i concetti di dato, informazione, conoscenza, consapevolezza e autoconsapevolezza. Tale schema presenta rilevanti consonanze con alcune teorie filosofiche contemporanee (il realismo strutturale nelle sue varianti ontica, epistemica e informazionale, nonché l’interpretazione relazionale della meccanica quantistica proposta dal fisico italiano Carlo Rovelli) e con certi aspetti di alcuni sistemi filosofici del passato (quello del monaco buddista indiano Nāgārjuna, vissuto nel secondo secolo dopo Cristo e quelli dei filosofi inglesi Bradley, Green, McTaggart, Royce e Whitehead, tutti vissuti a cavallo fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, sempre dopo Cristo).
Tutti questi sistemi e teorie, pur nelle loro non indifferenti divergenze, sono accumunati dalla maggiore centralità attribuita a relazioni, strutture, processi ed eventi dinamici rispetto a quella che solitamente viene attribuita, sia dal senso comune che dalle teorie filosofiche e scientifiche, a oggetti, individui, entità e ‘cose’ statici. Il confronto fra tali concezioni e DIKAS rende ancora più plausibili e comprensibili alcuni aspetti di quest’ultimo schema concettuale, fra cui, in particolare: la natura processuale dell’informazione, la natura relativa (ma non necessariamente soggettiva) della conoscenza e la possibilità di una completa naturalizzazione (su base informazionale) della coscienza, che superi l’apparente inconciliabilità fra oggettività e soggettività.
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