La circolazione dei libri nel 2020: questioni aperte e ipotesi interpretative
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-13157Parole chiave:
comportamenti di lettura, librerie, commercio librarioAbstract
Il contributo esamina l’andamento del mercato librario e i comportamenti di lettura in Italia nel corso del 2020, anche con qualche confronto con la situazione internazionale e con altri consumi culturali, proponendo alcune ipotesi interpretative e analizzando le principali linee di tendenza. Ancora una volta i dati reali hanno smentito alcune previsioni, come spesso avvenuto anche in passato.
L’impatto della pandemia Covid-19 si è manifestato in modo diverso col passare dei mesi. Nelle prime settimane di lockdown, nonostante il maggior tempo libero, la propensione alla lettura non sembra cresciuta in modo significativo, mentre i dati di vendita, per effetto della chiusura delle librerie, facevano temere un crollo dei consumi. Le cose sono andate diversamente durante la seconda ondata, che ha fatto registrare una forte ripresa, al punto che l’anno si è chiuso addirittura con un incremento del valore delle vendite rispetto al 2019. Preoccupano le radicali trasformazioni che si stanno manifestando nel peso relativo dei diversi canali di vendita, con un significativo spostamento del volume d’affari dalle librerie ‘fisiche’ verso il commercio elettronico, di cui Amazon detiene una quota superiore all’80%. Tra le politiche di sostegno della domanda e di promozione della lettura attuate negli ultimi anni, si evidenzia l’efficacia del ‘bonus diciottenni’, che ha consentito nel periodo 2016-2019 il recupero di gran parte dei giovani che si erano allontanati dalla lettura negli anni precedenti.
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