Sul perché, anche nel mondo dei Linked Data, non possiamo rinunciare al concetto di documento

Autori

  • Alberto Salarelli Università degli studi di Parma

DOI:

https://doi.org/10.2426/aibstudi-10128

Parole chiave:

linked data, concept of document, social ontologies

Abstract

I Linked Data rappresentano una delle forme di utilizzo più interessanti e proficue dei dati aperti, dal momento che offrono la possibilità di correlare i contenuti di differenti archivi digitali realizzando strumenti informativi estremamente innovativi. Tuttavia comportano anche alcuni problemi, fra i quali spiccano la provenienza dei dati e la loro granularità. Per far fronte a questi problemi è importante non abbandonare il concetto di documento, tanto più cruciale proprio nel momento in cui la logica della decostruzione sottesa ai Linked Data sembra porlo in secondo piano. Solo mantenendo in vita il concetto di documento, infatti, è possibile contenere la “liquidità” dell’informazione in strutture che possiedano quegli elementi di stabilità caratteristici (anche se non esclusivi) della tradizione bibliografica e che sono di fondamentale importanza per la costruzione della realtà sociale.

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Biografia autore

Alberto Salarelli, Università degli studi di Parma

Ricercatore presso il Dipartimento Lettere, Arti, Storia e Società, Università di Parma.

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Pubblicato

09-07-2014

Come citare

Salarelli, A. (2014). Sul perché, anche nel mondo dei Linked Data, non possiamo rinunciare al concetto di documento. AIB Studi, 54(2/3). https://doi.org/10.2426/aibstudi-10128

Fascicolo

Sezione

Temi e analisi