Apocalittici e integrati del web: internet ci rende stupidi o intelligenti?

Autori

  • Riccardo Ridi Università Ca' Foscari, Venezia

DOI:

https://doi.org/10.2426/aibstudi-8783

Abstract

Entrambi i libri qui commentati – Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello di Nicholas Carr, e La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete di David Weinberger – scritti da due autori americani, affrontano il tema di come internet stia modificando il nostro modo di conoscere e di comunicare, giungendo però a conclusioni specularmente opposte. Per Carr l'eccessivo uso di internet riduce le capacità di concentrazione e di comprensione, rendendo sempre più difficile la lettura e la scrittura dei testi lunghi e complessi che costituiscono le basi della cultura umana, mentre per Weinberger internet – soprattutto attraverso la moltiplicazione e l'immediatezza dei canali comunicativi – apre nuove ed esaltanti prospettive alla conoscenza umana, che non è più sufficientemente supportata dai documenti cartacei e dagli “esperti” tradizionali. Per l'autore entrambe queste tesi sono sostanzialmente errate, sia perché eccessivamente radicali sia perché – paradossalmente – condividono alcune fallacie, fra cui il determinismo tecnologico e l'attribuzione esclusiva ad alcuni mezzi di comunicazione di caratteristiche possedute invece da molti altri tipi di media.

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Pubblicato

22-04-2013

Come citare

Ridi, R. (2013). Apocalittici e integrati del web: internet ci rende stupidi o intelligenti?. AIB Studi, 53(1). https://doi.org/10.2426/aibstudi-8783

Fascicolo

Sezione

Il libro