La tesi di laurea, la tutela del diritto d’autore, il plagio e la funzione pedagogica della biblioteca universitaria
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-13914Parole chiave:
tesi di laurea, diritto d'autore, plagioAbstract
La tesi di laurea può costituire, metaforicamente, e antropologicamente parlando, un ‘rito di passaggio’, giacché segna il passaggio dalla condizione di studente alla condizione di laureato. Si tratta di un lavoro scritto: una sorta di tema, concordato con il proprio relatore, che il laureando realizza e discute al termine di un ciclo di studi universitari. La stesura del documento è, di solito, colma di ostacoli, dovuti – in linea di massima – al fatto che mai prima si è affrontato un tale compito e, pertanto, richiede la massima attenzione per non incappare, peraltro, più o meno intenzionalmente, in situazioni che possono configurare la violazione della proprietà intellettuale di un soggetto terzo. In virtù di ciò, il presente contributo si propone un obiettivo sostanzialmente pragmatico, giacché intende offrire indicazioni metodologiche per la compilazione della tesi di laurea, evitando di incorrere in circostanze riguardanti il plagio. La biblioteca universitaria, da questo punto di vista, svolge una funzione pedagogica dirimente poiché non si limita a fornire solo i documenti, ma contribuisce ad ampliare i confini della formazione civica e sociale, legale e culturale dei laureandi.
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