Il catalogo storico di un editore di fronte al digitale
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11709Parole chiave:
publishing history, publisher’s historical catalogue, bibliographyAbstract
Il catalogo storico di un’azienda, quale è una casa editrice, è una testimonianza importante sotto vari aspetti. Può servire, ad esempio, a formulare la strategia editoriale in vista di un passaggio di proprietà oppure può costituire un collettore di fonti per gli studi sulla storia della cultura e delle idee. Ma oggi, per motivi di spesa, i cataloghi editoriali (sia storici che correnti), vengono sempre più spesso prodotti, invece che sul tradizionale supporto cartaceo, in formato elettronico, su database locali (CD-ROM) o in linea (per lo più il sito web dell’editore). Ciò rende i cataloghi accessibili in qualunque momento da parte degli utenti e offre anche una maggiore efficacia di ricerca. Alcuni grandi nomi dell’editoria nostrana (tra cui Laterza, Olschki, Mondadori) curano direttamente sul proprio sito o tramite fondazioni la parte storica del loro marchio, con relativo catalogo. L’ambiente digitale ha reso il pubblicato di un editore subito disponibile come ‘lista’ filtrabile con una ricerca avanzata, permettendo anche il salvataggio esportabile dei risultati. Riflettere sull’evoluzione e sulle peculiarità degli antichi cataloghi storici degli editori può risultare molto utile nell’allestimento degli strumenti all’interno dei nuovi scenari dei repositories digitali.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2018 AIB studi
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0.