Conoscersi per riconoscersi: la partecipazione come specchio del bibliotecario
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11462Parole chiave:
cooperation, international projects, comparisonAbstract
Molteplicità e confronto sono i concetti da cui muove questo contributo. Molteplici sono i percorsi di formazione per diventare bibliotecario e diverse le discipline coinvolte, ma le competenze tradizionali per il trattamento delle risorse bibliografiche si integrano con gli approcci derivanti dalla ricerca storica e filologica, e la catalogazione può diventare un’opportunità di studio e di scoperta. Molteplici sono anche le risorse da gestire e valorizzare nel catalogo, così come lo sono le reti fra biblioteche e istituti culturali che collegano a livello internazionale chi si occupa del patrimonio culturale: le diverse esigenze informative dei bibliotecari trovano risposta in grandi progetti di condivisione dei metadati (HPB, CERL Thesaurus, Europeana), alcuni dei quali dedicati a risorse peculiari, come gli incunaboli (ISTC, GW, Text-Inc). Infine, la recente apertura delle biblioteche a Wikipedia esprime la volontà crescente di collaborare anche in contesti non tradizionali (progetti GLAM, #1Lib1Ref).
Grazie al case study della biblioteca digitale BEIC, si dimostra quanto contribuire a una rete insegni a pensare in prospettiva: la routine quotidiana si svolge in un’ottica di confronto e cooperazione, al fine di ottenere risultati più autorevoli e visibili.
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