Analfabetismo funzionale: perché, ci serve ancora saper leggere e scrivere?
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-11891Parole chiave:
literacy, reading, lifelong learningAbstract
Questo lavoro affronta il tema dell’analfabetismo funzionale soffermandosi sull’analisi della sua incidenza nel contesto italiano e cercando di fornire proposte di riflessione e spunti di indagine. La risposta al quesito principale, ‘ci serve ancora saper leggere e scrivere?’, rappresenta la premessa fondamentale su cui si basa la trattazione, in quanto da questa dipendono molte delle scelte da compiere, come singoli e come comunità, per definire quello che vogliamo essere oggi e diventare nell’immediato futuro, soprattutto alla luce dei più recenti studi sulla connessione tra literacy e innovazione.
L’articolo si propone di affrontare l’argomento mettendo in relazione i risultati delle più recenti indagini sullo ‘illetteratismo’ con i dati riguardanti il tasso di non lettori in Italia, evidenziando lo stretto rapporto che unisce analfabetismo funzionale e fruizione culturale e sottolineando l’importanza dell’educazione alla literacy nella società contemporanea. Sono messi perciò in luce i fattori socio-culturali ritenuti alla base dell’atteggiamento diffidente degli italiani verso la lettura, tenendo conto del contesto digitale in cui essi si inseriscono.
Scopo principale del lavoro è quello di sensibilizzare gli operatori culturali all’argomento, affinché possano essere messe in atto strategie di monitoraggio e azioni concrete per conoscere, affrontare e ridurre il fenomeno, ribadendo quanto questo rappresenti un eludibile fattore di influenza nelle nostre vite quotidiane e in quelle delle generazioni future.
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