Dati, informazione e competenza: dell’inevitabile pervasività delle infodemie e del perché non possiamo più fare a meno dell’information literacy
DOI:
https://doi.org/10.2426/aibstudi-12476Parole chiave:
information literacy, infodemic, fake newsAbstract
Nel volume Introduzione all’information literacy, Maurizio Lana illustra e argomenta in maniera dettagliata e stringente la necessità di un’alfabetizzazione 2.0, il cui oggetto principale è la capacità di riconoscere i bisogni informativi, congiuntamente all’abilità di individuare, valutare e utilizzare l’informazione necessaria. Fino ad ora l’information literacy si è sviluppata principalmente in ambito bibliotecario, venendo applicata allo studio e alla ricerca scientifica. L’attuale estensione e complessità dell’ecosistema informativo fa sì che debba diventare una competenza di base, al pari di saper leggere e scrivere. Ciò implica un’evoluzione rispetto alle modalità con cui è stata tradizionalmente applicata, e in questo cambiamento è necessario che le biblioteche abbiano un ruolo attivo. Ciò che Lana afferma nel suo libro è diventato quanto mai evidente ed urgente in seguito alla pandemia di Covid-19. A quest’ultima è collegata un’altrettanto grave infodemia, una circolazione eccessiva di informazioni non accurate che, creando confusione nella popolazione, aggrava la situazione sanitaria. In questo articolo, i temi dell’infodemia e dell’information literacy vengono giustapposi, in modo da rafforzare l’uno le argomentazioni dell’altro, e viceversa.
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